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Archive for dicembre 2014

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Tutto è tranquillo a Capodanno.
Un mondo in bianco si mette in moto.
Io voglio essere con te
Essere con te giorno e notte.
Nulla cambia a Capodanno….

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L’ultimo giorno dell’anno
non è l’ultimo giorno del tempo.
Altri giorni verranno
ed altre cosce e ventri ti comunicheranno
il calore della vita.
Bacerai bocche, strapperai lettere,
farai viaggi e tanti festeggiamenti
di compleanni, laurea, promozioni, gloria,
una morte dolce con sinfonie e cori,
tanto che il tempo sarà colmo
e non sentirai il clamore,
gli irreparabili ululati
del lupo, nella solitudine.

L’ultimo giorno del tempo
non è l’ultimo giorno di tutto.
Avanza sempre una frangia di vita
in cui si siedono due uomini.
Un uomo e il suo contrario,
una donna e il suo piede,
un corpo e la sua memoria,
un occhio e la sua luce,
una voce e la sua eco,
e chissà anche Dio…

Accetta con semplicità questo dono del caso.
Ti sei meritato un altro anno di vita.
Vorresti vivere per sempre e consumare la feccia dei secoli.
Tuo padre è morto, anche tuo nonno.
Anche in te molto si è estinto,
il resto sbircia la morte,
ma sei vivo.
Ancora una volta sei vivo,
e col bicchiere in mano
attendi l’alba.

La risorsa del bere.
La risorsa della danza e del grido,
la risorsa della palla colorata,
la risorsa di Kant e della poesia,
tutte insieme… e nessuna serve.

É tutto pulito, in ordine.
Il corpo esausto si rinnova nella schiuma.
Tutti i sensi all’erta funzionano.
La bocca sta masticando vita.
La bocca s’ingozza di vita.
La vita scorre dalla bocca,
imbratta le mani, la strada.
La vita è grassa, oleosa, mortale, surrettizia.

(Carlos Drummond de Andrade)

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grazie10

ma quale 1000….1.000.000 di grazie!!!

Che gran bel regalo di Natale mi avete fatto!!!

…nonostante la mia discontinua presenza su questo blog….

ABBIAMO raggiunto 1.000.000 di visite…

si ABBIAMO perchè senza di VOI

questo traguardo non lo avrei mai raggiunto… 

Un milione di Grazie a tutti VOI,

a quelli di passaggio.. a quelli che tornano..

a quelli capitati per caso.. a quelli che mi seguono..

insomma a TUTTI VOI ….

Un milione di GRAZIE alla VOSTRA costanza

…un milione di GRAZIE a VOI che date vita a questo blog

Grazie …semplicemente 1.000.000 di volte GRAZIE….

Annj

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7

“Come sai che ti ama?”

“Perché conosce la parte peggiore di me

e gli sta bene…”

(dal film Vi presento Joe Black)

 

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10

Ero troppo per te.

Troppo orgogliosa.

Troppo scorbutica.

Troppo problematica.

Troppo insicura.

Troppo poco gentile.

Troppo poco dolce.

Troppo disordinata.

Troppo bambina.

Troppo matura.

Troppo emotiva.

Troppo sognatrice.

Troppo poco romantica.

Troppo caparbia.

Troppo poco elastica.

Ero troppo per te.

Ma non ero mai abbastanza.

(Carlos Ruiz Zafón)

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8

Esistono percorsi mentali femminili

nei quali un uomo

non ha alcuna speranza di orientarsi.

(Geppi Cucciari)

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……Portami con te e non lasciarmi
Io sono bendata ma sento già il calore
È il momento di svegliarmi
é tempo di rinascere
Sento addosso le tue mani
Ed è un caldo richiamo perché
Ho bisogno di svegliarmi
 prendermi cura di te
Ritorno alla vita……..

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È libera quella sedia?

Posso sedermi?

E’ da tanto che sono in viaggio.

Le mie scarpe

hanno carpito ai ciottoli il poema delle strade,

all’asfalto il suo sospiro oleoso.

Sono andato sempre per vie tracciate da altri,

ogni pietra un ricordo di viaggiatori precedenti.

Ho sentito il freddo ed il calore inafferrabile,

l’infelicità l’ho riconosciuta dagli occhi splendenti.

L’amore non mi ha mai trattenuto.

E il dolore

ha camminato accanto a me

e voleva sorpassarmi.

Ho ascoltato canti e discorsi sciolti

nessuna rima mi ha fatto inciampare.

Ho incontrato uomini,

che avevano risolto il problema della morte,

ed altri che continuavano a credere nell’immortalità.

Ho raccolto tutto ciò

che i miei predecessori hanno fatto cadere,

da appesantirmi tanto lo zaino.

Adesso che mi sto riavvicinando all’inizio,

i piedi non mi ubbidiscono più.

Sono stanco,

ci vedo a stento,

ho fatto il viaggio a spese degli occhi.

Se permettono prendo un pezzo di pane

e un po’ di vino.

Grazie.

Adesso mi sento quasi come a casa.

(Michael Kruger)

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Non sono io che penso.

Sono i miei pensieri che mi pensano,

che mi si agglutinano lì,

tra la fronte ed il naso

e diventano rughe.

(Valentina Albi)

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76

E scriverò per te,

per il tuo ricordo straziante

pochi versi dolenti

che tu non leggerai più.

Ma a me staranno atroci

inchiodati nel cuore

per sempre.

(Cesare Pavese)

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43

Il mio vero io vaga altrove,

lontano, vaga ancora e ancora,

invisibile 

e non ha nulla a che fare

con la mia vita.

(Hermann Hesse)

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