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Archive for febbraio 2016

òkj

Bimba,

io ti auguro la follia,

il valore, gli aneliti,

l’impazienza;

ti auguro la fortuna negli amori

e il delirio della solitudine.

Ti auguro il piacere delle comete,

dell’acqua e degli uomini.

Ti auguro l’intelligenza e l’ingegno.

Ti auguro uno sguardo curioso,

un naso con memoria,

una bocca che sorrida

e maledica con precisione divina,

delle gambe che non invecchiano.

Un pianto che ti ridia la pienezza.

Ti auguro il senso del tempo

che possiedono le stelle;

la tempra delle formiche,

il dubbio dei templi.

Ti auguro la fede dei presagi,

nella voce dei morti,

nel racconto degli avventurieri,

nella pace degli uomini

che dimenticano il loro destino,

nella forza dei tuoi ricordi

e nel futuro,

così come nella promessa,

che contiene tutto quello

che ancora ti attende.

Amen

(Ángeles Mastretta)

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nyt

Io come voi sono stata sorpresa
mentre rubavo la vita,
buttata fuori dal mio desiderio d’amore.
Io come voi non sono stata ascoltata
e ho visto le sbarre del silenzio
crescermi intorno e strapparmi i capelli.
Io come voi ho pianto,
ho riso e ho sperato.
Io come voi mi sono sentita togliere
i vestiti di dosso
e quando mi hanno dato in mano
la mia vergogna
ho mangiato vergogna ogni giorno.
Io come voi ho soccorso il nemico
ho avuto fede nei miei poveri panni
e ho domandato cosa sia il Signore,
poi dall’idea della sua esistenza
ho tratto forza per sentire il martirio
volarmi intorno come colomba viva.
Io come voi ho consumato l’amore da sola
lontana persino dal Cristo risorto.
Ma io come voi sono tornata alla scienza
del dolore dell’uomo, che è la scienza mia. 
 (Alda Merini)

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“Fuori..”

 mnh

Sedevo paralizzata,

con la sensazione

di non avere nessuno

al mondo con cui parlare.

Tagliata completamente fuori

dall’umanità

in un vuoto autoimposto.

Stavo sempre peggio

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nhy

Non sai nemmeno deciderti

a fare una passeggiata in campagna;

non sei sicura se sia una fuga

o la cura

che ci vuole per riprenderti

da quel tuo startene rinchiusa

in camera dalla mattina alla sera.

Hai perso tutto il gusto della vita.

Davanti a te

c’è un grande schieramento di vicoli ciechi.

Ogni pensiero è un demonio,

un inferno..

Intorpidita, piena d’amarezza,

stai a guardare il mondo

che ti sbatte in faccia una porta dopo l’altra.

Hai dimenticato l’arte che una volta conoscevi,

ah, una volta,

di essere allegra,

di ridere, di aprirle quelle porte.”

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