Le persone fragili hanno una fottuta voglia di essere scoperte, hanno un bisogno disperato che qualcuno si prenda la briga di conoscerle. Veramente. Di spogliarle piano dai loro timori, di un qualunque angelo rinnegato, arrivato da chissà dove che si avvicina al loro orecchio sussurrando “io ti vedo”. E capire non c’è niente di così spaventoso nell’essere visti.”
Questo post nasce grazie ad un commento lasciato su questo blog da una persona che stimo molto.
Fumo e lacrime, un binomio indissolubile, due cose che non ti permettono di vedere con chiarezza la realtà, la intuisci, ne percepisci i contorni, ma non riesci a coglierla appieno. E secondo me non è un grosso problema.
Fumare e piangere, non si possono controllare, non ne andiamo fieri, ma fanno parte di noi, e se qualcuno ha da ridire, se qualcuno, per un motivo di cui non me ne puo’ fregare di meno, ha veramente da ridire, non so che farci, veramente.
Si piange e si fuma per le stesse cose, perche ci incazziamo, per darsi un tono, perchè siamo grandi. E fragili.
Si ecco, questo è il motivo vero. Si piange e si fuma per fragilità.
E le persone fragili non si riconoscono facilmente, non urlano, non sanno imporsi, muovono l’aria…
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