Archive for agosto 2015
“Un vecchio errore”
Posted in Emozioni in versi, tagged Paolo Conte on 27 agosto 2015| Leave a Comment »
Un vecchio errore vuole inseguirmi
“Liberi…da noi”
Posted in Emozioni in versi, Stanislaw Jerzy Lec, tagged Stanislaw Jerzy Lec on 18 agosto 2015| 2 Comments »
Gli uomini dovrebbero potersi prendere,
di tanto in tanto,
una giornata libera dalla vita.
(Stanislaw Jerzy Lec)
“Indispensabili”
Posted in Bertold Brecht, Emozioni in versi, tagged Bertolt Brecht, citazione on 18 agosto 2015| Leave a Comment »
Ci sono uomini che lottano per un giorno e sono bravi,
altri uomini lottano per un anno e sono più bravi,
altri lottano per molti anni e sono ancora più bravi……..
poi ci sono quelli che lottano per tutta la vita
e questi sono gli indispensabili…
(Bertolt Brecht)
“Grazie Amici!”
Posted in Anonimo, Emozioni in versi on 18 agosto 2015| 2 Comments »
Sono nato bianco, il che fa di me un razzista.
Non voto a sinistra, il che fa di me un fascista.
Sono eterosessuale, il che fa di me un omofobo.
Non sono sindacalizzato, il che fa di me un traditore della classe operaia e un alleato del padronato.
Sono di religione cristiana, il che fa di me un cane infedele.
Ho più di sessant’anni e sono in pensione, il che fa di me un vecchio rimbambito.
Rifletto, senza prendere per buono tutto ciò che mi dice la stampa, il che fa di me un reazionario.
Tengo alla mia identità e alla mia cultura, il che fa di me uno xenofobo.
Vorrei vivere in sicurezza e vedere i delinquenti in galera, il che fa di me un agente della Gestapo.
Penso che ognuno debba essere ricompensato secondo i suoi meriti, il che fa di me un antisociale.
Ritengo che la difesa di un Paese sia compito di tutti i cittadini, il che fa di me un militarista.
Amo l’impegno e lo sforzo di superare se stessi, il che fa di me un ritardato sociale.
Pertanto ringrazio tutti i miei amici, che hanno ancora il coraggio di frequentarmi, nonostante tutti questi difetti.
(dal web)
“Come mi vuoi” – (Paolo Conte)
Posted in Emozioni in versi on 11 agosto 2015| Leave a Comment »
“Passato e avvenire”
Posted in Emozioni in versi, Margherita Guidacci, tagged Margherita Guidacci on 11 agosto 2015| Leave a Comment »
Mentre guardavo
alternamente
dalle due grandi finestre
affacciate sul passato e
sull’avvenire,
i ladri
entrarono indisturbati
nella stanza
e mi derubarono
di tutto il presente.
(Margherita Guidacci)
“Primum vivere.”
Posted in Emozioni in versi, Irène Némirovsky, tagged Irène Némirovsky on 11 agosto 2015| Leave a Comment »
Ma allora, cos’è che ti conforta?»
«La certezza della mia libertà interiore, »
disse lui dopo aver riflettuto
« questo bene prezioso, inalterabile,
e che dipende solo da me perdere o conservare.
La convinzione che le passioni
spinte al parossismo come capita ora
finiscano poi per placarsi.
Che tutto ciò che ha un inizio avrà una fine.
In poche parole, che le catastrofi passano
e che bisogna cercare
di non andarsene prima di loro,
ecco tutto.
Perciò prima di tutto vivere:
Primum vivere.
Giorno per giorno.
Resistere, attendere, sperare».
(Irène Némirovsky)
“Per fortuna..mi passa”
Posted in Emozioni in versi, Wislawa Szymborska, tagged Wislawa Szymborska on 11 agosto 2015| 2 Comments »
C’è chi meglio degli altri realizza la sua vita.
E’ tutto in ordine dentro e attorno a lui.
Per ogni cosa ha metodi e risposte.
E’ lesto a indovinare il chi il come il dove
e a quale scopo.
Appone il timbro a verità assolute,
getta i fatti superflui nel tritadocumenti,
e le persone ignote
dentro appositi schedari.
Pensa quel tanto che serve,
non un attimo in più,
perché dietro quell’attimo
sta in agguato il dubbio.
E quando è licenziato dalla vita,
lascia la postazione
dalla porta prescritta.
A volte un po’ lo invidio
– per fortuna mi passa.
(Wisława Szymborska)
“Piccola ombra…quasi naufraga..”
Posted in Elsa Morante, Emozioni in versi, tagged Elsa Morante on 11 agosto 2015| Leave a Comment »
E allora mi sono guardato negli occhi.
Raramente ci si guarda, con se stessi,
negli occhi,
e pare che in certi casi
questo valga per un esercizio estremo.
Dicono che,
immergendosi allo specchio
nei propri occhi
– con attenzione cruciale
e al tempo stesso con abbandono –
si arrivi a distinguere finalmente
in fondo alla pupilla l’ultimo Altro,
anzi l’unico e vero Se stesso,
il centro di ogni esistenza e della nostra,
insomma quel punto che avrebbe nome Dio.
Invece, nello stagno acquoso dei miei occhi,
io non ho scorto altro
che la piccola ombra diluita
(quasi naufraga)
di quel solito niño tardivo
che vegeta segregato dentro di me.
Sempre il medesimo,
con la sua domanda d’amore
ormai scaduta e inservibile,
ma ostinata fino all’indecenza.
(Elsa Morante)
“Volevo il movimento”
Posted in Emozioni in versi, Lev Tolstoj, tagged Lev Tolstoj on 11 agosto 2015| Leave a Comment »