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Archive for novembre 2011

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….che venga o meno l’apocalisse, il nostro paradiso dobbiamo innanzitutto cercarlo qui. Ed è concesso solo a coloro che possiedono la capacità di desiderare e il dono dell’amore…

Ogni desiderio e ogni amore è legittimo. Non devi desiderare per cento anni o amare per cento anni perchè questi sentimenti siano veri. L’amore di un attimo passeggero, il desiderio di un istante sono legittimi e veri quanto quelli di dieci anni. Non lasciare che ti convincano del contrario. Quando l’amore o il desiderio ti toccano, ti tocca il divino.

(“L’alchimia del desiderio” Tarun J Tejpal)

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Le cose si perdono.
Forcine, penne, accendini. Scivolano dalle tasche, dalle mani, dalle borse. 
In genere perché troppo piccole.

Le persone non si perdono. 
Si smette di cercarle. 
Quando non servono più. 
Oppure perché sono troppo ingombranti. E rischiano di occupare spazi che ci terrorizzano.
Spazi ingestibili, lì dentro. Tra cuore, nervi e pensieri.

(Anonimo)

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Sei l’acuto angolo di un gomito
l’incavo netto sulla tua guancia destra
il profilo di mosaico bizantino,
frulli dita affusolate
mentre ridi d’argento
e sei cattedrale di arcobaleni
oltre un temporale estivo.
Sfiori il mio fianco
salutandomi l’affanno
con schizzi vermigli di una tela spenta.
Striscio come una serpe
mi accomodo in te
per distrarre l’allegria
vestirmi del tuo odore
divenire strazio, il più recondito
dolore, la ruga nascosta
nella piega di un ginocchio.
Vorrei essere ferita che mai guarirà,
una lieve screpolatura
rossa di sangue rosso
sulle tue labbra sottili e maliziose.

 (Guido Mazzolini)

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Vedo una grande tristezza in due persone che dormono nello stesso letto durante un litigio…

Io di solito scappo. Scappo perchè ne ho la forza, ma soprattutto perchè ho un altro letto in cui andare. Sono ancora fortunata ma molte non lo sono.

Altro non rimane che girarsi di schiena, la tristezza che ti penetra in profondità, il dolore che ti dà i crampi, mentre lo senti russare… e tu sei lì, ti senti sola, pur essendo in due. Tu e il tuo nemico nello stesso letto… e una lacrima ti solca il viso, lui non ti vede, non gli interessa, dorme nella sua sicurezza, ma tu sai che quella lacrima è l’inizio della fine.

(storia raccontata da un’amica)…

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Solo un soffio di vento

accompagna i miei passi

in questa ancor giovane

e tiepida luce del mattino.

Umidi sentieri tra i campi

fragore di scompigliate fronde

e quel profumo di terra

che sempre diventa respiro.

Così, in questa semplicità

prendono corpo i pensieri

e gli innocenti desideri

già gocce di gioia ed attesa.

E’ di questi brevi momenti

che voglio aver caro ricordo

è di quest’aria di libertà

che non voglio far nostalgia.

Io vivo qui l’alba e il tramonto

nel lento scadere del tempo

e nell’esaudirsi di un sogno

ti vorrei, anche in silenzio

ma ancora al mio fianco.

(Massimo Milani)

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La notte mi chiede chi sono
sono il segreto della profonda nera insonnia
sono il suo silenzio ribelle
ho mascherato l’anima di questo silenzio
ho avvolto il cuore di dubbi
immota qui
porgo l’orecchio
e i secoli mi chiedono
chi sono

E il vento chiede chi sono
sono la sua anima inquieta rinnegata dal tempo
come lui sono in nessun luogo
continuiamo a camminare e non c’è fine
continuiamo a passare e non c’è posa
giunti al baratro
lo crediamo il termine della pena
e quello è invece l’infinito

Il destino chiede chi sono
potente come lui piego le epoche
e ridòno loro la vita
creo il passato più remoto
dall’incanto di una vibrante speranza
e lo sotterro ancora
per forgiarmi un nuovo ieri
di un domani gelido

Il sé chiede chi sono
come lui vago, gli occhi fissi nel buio
nulla che mi doni la pace
resto ancora e chiedo, e la risposta
resta nascosta dietro il miraggio
ancora lo credo vicino
al mio raggiungerlo
tramonta
dissolto, dispare


(Nazik al Mala’ika)

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Non importa quanto tu sia lontano.
I legami tra le anime esistono perchè creati dal pensiero.
Fili invisibili che legano ricamando sull’anima
tutto ciò che gli occhi non possono vedere,
e lo trasformano in emozione, in gioia, in dolore.
Anche in ricordo.
In sorriso o in lacrima.
Avviene tutto dentro.
Nei meandri del cuore, nei nascondigli della mente.
E vivono come tatuaggio sulla pelle dell’Anima.
E arrivano Ovunque.
E toccano l’Oltre.
Un pensiero mi lega a Te.
Un pensiero che gli altri chiamano Amore.
Io invece lo chiamo con il Tuo Nome…
(C.M. Ramos)

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Quelli come te, che hanno due sangui diversi nelle vene,
non trovano mai riposo né contentezza;
e mentre sono là, vorrebbero trovarsi qua,
e appena tornati qua, subito hanno voglia di scappar via.
Tu te ne andrai da un luogo all’altro,
come se fuggissi di prigione, o corressi in cerca di qualcuno;
ma in realtà inseguirai soltanto le sorti diverse che si mischiano nel tuo sangue,
perché il tuo sangue è come un animale doppio,
è come un cavallo grifone, come una sirena.
E potrai anche trovare qualche compagnia di tuo gusto,
fra tanta gente che s’incontra al mondo;
però, molto spesso, te ne starai solo.
Un sangue-misto di rado si trova contento in compagnia:
c’è sempre qualcosa che gli fa ombra,
ma in realtà è lui che si fa ombra da se stesso,
come il ladro e il tesoro, che si fanno ombra uno con l’altro.
(E. Morante)


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Noi non cediamo all’amore:
è l’amore che sale in noi
come certa musica,
una sinfonia o una ballata
ed è color seppia
…come il tè versato che risale lento
attraverso i mille tunnel perfetti
di una zolletta di zucchero
posata accanto alla tazza.
Sì, l’amore è così:
proprio quando meno ne abbiamo bisogno
quando meno ce l’aspettiamo
una parte di noi vi affonda dentro
per caso o per sbaglio
e l’amore risale attraverso
le nostre vene
e si aggrappa all’interno delle camere del cuore.

(Julia Copus)

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Mi duole immaginare
quali dubbi e tormenti
si celino
nella nebbia dell’anima
dietro l’ indifferenza
ai prodigi del mondo,
che scolora il tuo sguardo,
e quanta delusa speranza 
urla 
questa noia di vivere,
che nutre il tuo cammino 
sbandato tra la gente,
questa noia 
che ancora ti sorprende
quando resti impassibile, 
nascosta in una stanza,
e non ascolti
le istanze
di inviti e suggestioni.
Nei tuoi sogni correnti
si spalancano innanzi
burroni e precipizi,
infuriano cataclismi 
nei tuoi occhi sbarrati
dal terrore,
e il tuo futuro ti appare
come un vicolo cieco.
Troppo amore di vita
si disperde nel nulla,
e ti consuma
una fame che uccide
il desiderio
e un’arsura amara
senza ragione
di rancore.
La disillusione
è la tua vera padrona.
E rimani così
tua prigioniera,
senza chimere
che rallegrino i giorni
in fiore 
della tua esistenza,
così ti lasci andare
a questo lugubre scorrere
del tempo
mentre muore nel cuore
ogni fiducia
in stagioni migliori.

(Myroku Sama)

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Dove sono le mie parole?
Quelle che ti ho lasciato sul comodino accanto al caffè prima di andare via.
Le hai lette con il fiato corto dell’idea che finisce..vero?
Le hai ricomposte nella conduzione del tuo desiderio..
non è cosi’ forse?
Le hai sistemate nel taschino per sentirle addosso come voraci sensi da addomesticare.Lo so.
Ma in realtà non so davvero dove possano essere.
Avrei voluto che tutto andasse diversamente.
Le avrei ascoltate e non solo dette.
Sbattute tra la rabbia che urla e si fa sentire, e non seviziate dal tuo silenzio..
il silenzio è un occhio cieco che non sa accarezzarmi…
E io ho lasciati i miei occhi tra quelle parole.

(Angela Olino)

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