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Archive for settembre 2017

22007548_1486313524791490_6817781474996483885_nHo bisogno di poesia

questa magia

che brucia

la pesantezza

delle parole

che risveglia

le emozioni

e dà colori nuovi.

(Alda Merini)

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20257996_1432547726834737_2102779801851539692_nIo non ho un centro,

non ho certezze,

non ho equilibrio,

non so difendermi,

ho solo la forza

che mi viene

da tutto quello

a cui sono sopravvissuta.

E la paura, costante.

(Daria Bignardi)

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20882550_1958332427755035_407258224914514139_nAveva sognato una vita

di desiderio e libertà,

non comodità

ma la dolcezza

di magici avvenimenti,

non lusso, ma bellezza,

non sicurezza,

ma compimento,

non la perfezione,

ma un

momento perfetto. 

(Anaïs Nin)

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20708154_1369978886432095_3105264990017401587_nGuardate

com’è sempre efficiente,

come si mantiene in forma

nel nostro secolo

l’ ODIO

Con quanta facilità

supera 

Insieme più vecchio

e più giovane di loro.

Da solo genera le cause

che lo fanno nascere.

Se si addormenta,

il suo non è mai

un sonno eterno.

L’insonnia non lo indebolisce

ma lo rafforza.

Religione o non religione –

purché ci si inginocchi per il via

Patria o no-

purché si scatti alla partenza.

Anche la giustizia

va bene all’inizio.

Poi corre tutto solo.

L’odio. L’odio.

Una smorfia

di estasi amorosa

gli deforma il viso.

Oh, quegli altri sentimenti –

malaticci e fiacchi!

Da quando la fratellanza

può contare sulle folle?

La compassione

è mai arrivata per prima

al traguardo?

Il dubbio

quanti volenterosi trascina?

Lui solo trascina,

che sa il fatto suo.

Capace, sveglio,

molto laborioso.

Occorre dire

quante canzoni ha composto?

Quante pagine ha scritto

nei libri di storia?

Quanti tappeti umani

ha disteso

su quante piazze, stadi?

Diciamoci la verità:

sa creare bellezza

Splendidi i suoi bagliori

nella notte nera

Magnifiche le nubi

degli scoppi nell’alba rosata.

Innegabile è

il pathos delle rovine

e l’umorismo grasso

della colonna

che vigorosa le sovrasta.

È un maestro del contrasto

tra fracasso e silenzio

tra sangue rosso

e neve bianca.

E soprattutto

non lo annoia mai

il motivo del lindo carnefice

sopra la vittima insozzata.

In ogni istante

è pronto a nuovi compiti.

Se deve aspettare

aspetterà.

Lo dicono cieco. Cieco?

Ha la vista acuta del cecchino

e guarda risoluto al futuro.

– lui solo.

(Wislawa Szymborska)

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