Posted in Emozioni in versi on 27 marzo 2017|
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Due donne ho trovato dentro di me, scavando nel profondo; una è forte, decisa, lucida: lei sa cosa è giusto, sa cosa deve fare. La muove la passione, la spinge l’emozione. Non si accontenta di ciò che ha e sa quanto vale. Segue la sua strada, risoluta, lascia indietro ciò che non le è utile. Non ama: vive. E non chiede nulla.
L’altra è come il mosto: profuma di primavera, di giornate di sole. Piange nella pioggia per non farsi vedere. È fatta di mancanze e di malinconia. Il suo cuore è malato: non è a pezzi, ma gonfio da esplodere.
Sai che mi sgomenta, questa duplice me stessa; e forse è per questo che mi cammini accanto, silenzioso, in attesa di scorgere un sorriso sul volto di entrambe, e riconoscermi di nuovo intera, come mi hai sempre vista tu.
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Bene, suppongo che ora sai già tutto,
sai delle mie paure e dei miei traumi,
sai che sono abituata a fuggire tutto il tempo
e che finire e concludere dei cicli
costituisce per me ogni volta una sfida.
Ora sai che mi perdo guardando le nuvole
e che mi metto a parlare senza controllo
se sento che mi stai guardando.
Ora sai che quel fatto di essere pazza
non è uno scherzo,
così come sai cosa dire
per farmi perdere il controllo.
Suppongo che sai già che cammino piano
e che rido così alto, così forte.
Ora sai che sono vulnerabile e fragile.
Che mi prendo delle confidenze
e che alla più piccola provocazione
rispondo con una carezza.
Sono rimasta sorpresa
che tu non ti mettessi a correre,
che restassi, come fanno i coraggiosi,
a sentirmi parlare
e ad ascoltarmi con gli occhi,
a osservarmi mentre io fingevo di non farlo
e facevo finta di non accorgermi.
Ora che lo sai e che non sei fuggito,
ora che rimani
e che vedi il mondo insieme a me,
amico mio, mio complice,
per favore… abbracciami
e raccogli i miei pezzi piano piano.
Ora che hai conosciuto questo mostro,
abbracciami forte,
abbracciami alto.
(Mercedes Reyes Arteaga)
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