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Archive for Maggio 2013

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“Io non so fino a dove ci porteranno i nostri sogni ma so che fino a quando ci parleranno d’amore continueranno a fiorire stagioni”.

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2 (2)

Mi sa che è questo il mio limite: mi mancano le conclusioni, nel senso che ho l’impressione che niente finisca mai veramente.

Lo vorrei, vorrei davvero che i dispiaceri scaduti, le persone sbagliate, le risposte che non ho dato, i debiti contratti senza bisogno, le piccole meschinità che mi hanno avvelenato il fegato, tutte le cose a cui ancora penso, le storie d’amore soprattutto, sparissero dalla mia testa e non si facessero più vedere, ma sono pieno di strascichi, di fantasmi disoccupati che vengono spesso a trovarmi.

Colpa della memoria, che congela e scongela in automatico rallentando la digestione della vita e ti fa sentire solissimo nei momenti più impensati.

(Diego De Silva)

 

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1L’amore è sofferenza, pianto, gioia, sorriso. L’amore è felicità, tristezza e tormento. Non si ama con il cuore si ama con l’anima che si impregna di storia, non si ama se non si soffre e non si ama se non si ha paura di perdere. Ma quando ami vivi, forse male, forse bene, ma vivi. Allora muori quando smetti di amare, scompari quando non sei più amato. Se l’amore ti ferisce, cura le tue cicatrici e credici, sei vivo. Perché vivi per chi ami e per chi ti ama.

(Alda Merini)

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1

Non voglio che ti allontani, dolore, ultima forma di amare.

Io mi sento vivere quando tu mi fai male non in te, né qui, più oltre: sulla terra, nell’anno da dove vieni nell’amore con lei e tutto ciò che fu.

In quella realtà sommersa che nega sé stessa ed ostinatamente afferma di non essere esistita mai, d’essere stata nient’altro che un mio pretesto per vivere.

Se tu non mi restassi, dolore, irrefutabile, io potrei anche crederlo;

ma mi rimani tu

(Pedro Salinas)

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1

Noi sentiamo il dolore, ma non l’assenza del dolore; sentiamo la preoccupazione, ma non l’assenza della preoccupazione; la paura, ma non la sicurezza. Sentiamo il desiderio, così come la fame e la sete; ma non appena è soddisfatto, succede come per il boccone che, nel momento in cui viene inghiottito, cessa di esistere per la nostra sensibilità.Sentiamo amaramente la mancanza di piaceri e di gioie, quando non ci sono; dei dolori invece non sentiamo direttamente la mancanza, anche se non ne proviamo da parecchio tempo, tutt’al più ce ne ricordiamo per mezzo della riflessione. Solo dolore e mancanza infatti possono venire sentiti positivamente, e dunque si fanno sentire da sé: il benessere invece è solo in negativo. Perciò noi ci rendiamo conto direttamente dei beni più grandi della vita, salute, giovinezza e libertà, solo quando le abbiamo perdute: perché anch’esse sono negazioni. Dei giorni felici della nostra vita ci accorgiamo solo quando hanno ormai lasciato il posto a giorni felici.

(Arthur Schopenhauer)

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the bird girls go to heaven.. the bird girls can fly…

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1 (6)

Ma la tua eterna estate non potrà mai svanire.

Nè perdere il possesso delle tue bellezze.

Nè la Morte vantarsi di averti nell’ombra sua.

Poichè tu vivrai nel tempo in versi eterni.

Sin che respireranno gli uomini e occhi vedranno,

altrettanto vivranno queste rime, e  a te daranno vita.

(William Shakespeare)

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2 (2)

Le persone non smettono mai di mancarci.

Impariamo soltanto a vivere tenendoci dentro,

in qualche modo, l’enorme abissale vuoto

lasciato dalla loro assenza.”

(Alyson Noël)

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“Ricordo di te..”

1

..è solo un attimo…

arriva, mi prende.. è una piccola, dolce malinconia, che mi riempie di ricordi belli, dolci e divertenti..

è un piccolo dolce dolore, che so che passerà presto, e quasi quasi mi dispiace, perché i ricordi torneranno chiusi nel cassetto della memoria, e la vita normale tornerà a scorrere

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1

Non hai imparato niente, tranne che la solitudine non insegna niente, che l’indifferenza non insegna niente: era un’impostura, una fascinosa e ingannevole illusione. Eri solo, tutto qui, e volevi proteggerti; volevi tagliare per sempre i ponti tra te e il mondo.

Ma tu sei così poca cosa, e il mondo un tal parolone: alla fine, il tuo non è stato altro che un errare in una grande città e costeggiare chilometri di facciate, vetrine, parchi e lungofiume.

(Georges Perec)

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