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Archive for Maggio 2014

6

Il passato è un lusso da proprietari.

Ed io dove potrei conservare il mio?

Non ci si può mettere il passato in tasca;

bisogna avere una casa per sistemarvelo.

Io non possiedo che il mio corpo;

un uomo completamente solo,

col suo corpo soltanto,

non può fermare i ricordi,

gli passano attraverso.

(Jean-Paul Sartre)

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0

Non raccontavo mai del mio passato,

né davo informazioni personali..

Quei ricordi erano soltanto miei

e avevo imparato che certe cose

è meglio tenerle segrete..

(Nicholas Sparks)

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…nata per sorprendere, 
ispirare, deliziare 
il giorno eri qui e poi 
la notte sei andata via 

come un tramonto 
che muore con l’arrivo della luna 
sei andata via troppo presto…..

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magic44

Quando il sole sorgerà

io ti ricorderò;

tu, al tramonto della luna,

ti prego, rivolgimi un pensiero…

(Fujiware no Michitosci)

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4

Morire non significa

nel nulla svanire:

la morte è solo il velo

di un grande mistero

che impedisce agli occhi di vedere,

ma quand’essi son chiusi

con l’anima Vedi e col cuore Senti.

Forte è il rumore dei passi

che han camminato nel sentimento;

indelebili i segni incisi nell’essenza.

Così,

mentre in una mano stringo

un mucchietto di ricordi,

con l’altra cerco di sfilare

dall’impalpabile sentire

le spine del dolore e quelle

dei rimpianti.

E tra lacrime di cristallo,

scopro che Ci Sei

come non mai…

(Barbara Brussa)

 

 

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09

Perché nell’ assenza,

la tua presenza è incontenibile…

 

 

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8

In cima ad un violino

ci sta forse un respiro

che nessuno raccoglie

perché è un senso d’amore.

Tu suoni per il vento e viaggi

dove la pace sussurra tra le piante

tutta una nostalgia.

(Alda Merini)

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7 (2)

Coloro che ci lasciano non sono degli assenti,

sono solo invisibili

e fissano i loro occhi pieni di gloria

nei nostri pieni di lacrime.

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Dono di thana

A volte succede.
Si rimane lì, fermi a una stazione ad aspettare chissà che cosa e a chiedersi come sia successo che un attimo prima eri in compagnia e un attimo dopo sei solo, ad una banchina, osservando il movimento frenetico di chi parte e di chi arriva.
Perché, sì, a volte davvero sei lì, abbandonato a una stazione, come un bagaglio smarrito e mai reclamato. Ti hanno buttato sul marciapiede in un attimo e nell’istante successivo non vedi che la nebbia del motore e volti sbavati di mille sconosciuti. Più nemici che amici. Di quelli dagli sguardi ladri e traditori che sarebbe meglio non incrociare. Di quelli dalle mani da piovre, le labbra sporche e gli occhi sbranati.

Certe stazioni non sono che riflessi di vita. Due turiste sedute a terra ad aspettare, una coppia dal viso smarrito. E io che un attimo prima ero lì con te e…

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“Dove eri?”

4

Prestami i tuoi occhi

perché io possa vedermi come tu mi vedi.

Mi piace il modo in cui ricami

la ragnatela delle mie emozioni,

un filo così fragile che solo le tue mani

riescono a non spezzare.

Mi piace il modo in cui riesci

ad ubriacarti di me e a colorarmi

un mondo senza margini né confini.

Mi piace il modo in cui cerchi

di insegnarmi a danzare in quel mio spazio

così infinito di cui ignoravo l’esistenza.

Ma dove eri quando la vita mi è passata accanto

e senza sfiorarmi mi ha calpestata?

Prestami i tuoi occhi

perché io possa amarmi come mi ami tu.

 

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3

Bastò quel primo timido sguardo

perché tu ti insinuassi

nell’intervallo che c’è fra me e me.

Ho gridato il tuo nome senza saperlo

e senza voce l’ho urlato al vento.

Non so come tu abbia fatto a sentirmi

né a leggere dentro di me

cose mai scritte.

So solo che da allora le cose a cui assisto

sono uno spettacolo con un altro scenario.

 

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3

Sei arrivato nella mia vita in punta di piedi,

con tutta la discrezione di cui avevo bisogno,

con tutta la sensibilità che avevo solo sognato.

I tuoi occhi sapevano andare oltre

fino a vedere il dolore dietro un sorriso,

fino a sentire la voce del mio silenzio.

Ti ho sorpreso ad ascoltare quella voce.

Ho seguito il tuo sguardo dentro di me,

hai indugiato sui miei paesaggi interiori,

hai osservato le cornici che inquadravano le mie sensazioni,

hai accarezzato le rilegature dei miei pensieri.

Hai scandagliato il mio mondo interiore

con la profondità di chi dalla vita è stato segnato,

con il coraggio di chi ormai non ha più paure.

E in un attimo non avevo più difese

perché non c’era più niente da cui difendermi…

mi hai slacciato il cuore

e mi sono lasciata andare…..

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