Oggi stesso smetti di criticare il tuo corpo.
Accettalo com’è senza preoccuparti degli sguardi altrui.
Non ti amano perché sei bella.
Sei bella perché ti amano.
(Alejandro Jodorowsky)
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“Sei bella perché ti amano”
Posted in Alejandro Jodorowsky, Emozioni in versi, tagged Alejandro Jodorowsky, amano, autostima, bella, donna, sei on 9 febbraio 2013| Leave a Comment »
“Le gelosie”
Posted in Alejandro Jodorowsky, Emozioni in versi, tagged alba, Alejandro Jodorowsky, eco, morta, olio, spine on 13 novembre 2012| Leave a Comment »
Come un olio nero la tua assenza
invadendo i mobili, i vestiti , lo specchio
gli occhi dei mie gatti, ogni lettera
d’ogni riga d’ogni pagina d’ogni libro,
e più sotto alla ferita, niente,
solo la morta eco della tua voce
e io dentro al pozzo eternamente cadendo
senza raggiungere il tuo nome, scrigno d’acciaio
dove dormono per sempre le mie sementi.
Le tue carezze per l’altro nella mia pelle sono sferzate,
sono il cielo dell’alba attraversato da spine,
sono le lenzuola del letto trasformate in pantano,
sono le mie mani che graffiano l ‘aria fino a tirarne fuori sangue.
Non ho saputo offrirti tagliate su un piatto
né le mie orecchie nè le mia anima,
t’ho tirato rinchiusa in un cimitero pieno di lapidi
che portano solo il mio nome,
oggi avanzo nelle tenebre piangendo lacrime di sette metri
sotto la mia maschera di cane
mentre lontano lontano lontano e più lontano
balli cercando di assomigliare ai tuoi propri limiti.
(Alejandro Jodorowsky)
“Quando attraversi il vuoto”
Posted in Alejandro Jodorowsky, Emozioni in versi, tagged Alejandro Jodorowsky, anima, cuore, il tempo, luce rossa, sangue, spazio on 10 novembre 2012| Leave a Comment »
Quando attraversi il vuoto che giace sotto il tempo
– lì dove i contrari altro non sono che dolori
del mio proprio misterioso cuore senza individuo –
solo allora i miei occhi si distaccano dal mondo
per vederti nel centro intorno al quale mi creo
Solo allora m’immergo nelle tue acque celestiali
e lo spazio indugia fino a che muore il tempo
e la coscienza nella mia materia è un dio indifferente
e l’attore e lo spettatore sono una stessa ombra
e nella fortezza mentale si apre un abisso verde
lì tu sola ci sei tu sempre tu definitivamente tu
vergine di carne in cui mi si è dissolta l’anima
luce rossa sangue dell’alba.
(Alejandro Jodorowsky)
“Specchio in frantumi”
Posted in Alejandro Jodorowsky, Emozioni in versi, tagged Alejandro Jodorowsky, dolore, identità, specchio, vita on 29 luglio 2012| Leave a Comment »
Mi sentivo vuoto.
Non potevo scrivere,
ne` pensare ne` sentire.
Se mi avessero chiesto chi ero,
la mia risposta sarebbe stata:
-Sono uno specchio in frantumi-.
(Alejandro Jodorowsky)
“Assenza”
Posted in Alejandro Jodorowsky, Emozioni in versi, tagged Alejandro Jodorowsky, assenza, il tuo ricordo on 17 febbraio 2012| Leave a Comment »
Mi rivolto nella cenere
Cercando di trovare un po’ di brace.
Mi siedo a chiacchierare con l’ombra
Che un giorno d’estate hai dimenticato sul sofà.
Sogno le orme di passi
Che una notte persero la memoria.
Nessuno passò mai da queste parti.
Si affitta vuoto l’appartamento
Di una casa che non c’è più
(Alejandro Jodorowsky)
“Poco a poco”
Posted in Alejandro Jodorowsky, Emozioni in versi, tagged Alejandro Jodorowsky, assenza on 16 gennaio 2012| Leave a Comment »
“Poco a poco stai entrando nella mia assenza
goccia a goccia riempiendo la mia coppa vuota
là dove sono ombra non smetti di apparire
perchè soltanto in te le cose si fanno reali
allontani l’assurdo e mi dai un senso
ciò che ricordo di me è quello che sei
giungo alle tue sponde come un mare invisibile”(Alejandro Jodorowsky)
“Nulla posso dire di te trascorri nell’ombra..”
Posted in Alejandro Jodorowsky, Emozioni in versi, tagged Alejandro Jodorowsky, amore on 24 settembre 2011| Leave a Comment »
Nulla posso dire di te trascorri nell’ombra
E’ per questo che nell’oscurità sei la mia guida
Innominabile mi offri la schiena
per il mio tatto e le mie ansie il cammino dei re
e nella tua superficie profonda cade il mio spirito cieco
un raggio assetato di se stesso Tu sei un’altra cosa
Posso entrare in te soltanto come interferenza
affinchè le mie carezze siano portate
come i resti d’un naufragio
dall’incommensurabile fiume di parole
che sotto la tua pelle attraversa l’infinito spazio del silenzio
(Alejandro Jodorowsky)