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Archive for 9 dicembre 2012

 

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65

Ti porti dentro un nido di dolore.

Lo disfi

per rifarlo da capo

e disfarlo di continuo,

fino a quando non lo saldi

sotto la tettoia sghemba

delle illusioni.

Ti abitui a lui,

come a tutto,

e quando un bel giorno scompare,

come tutto,

resta solo il vuoto

e ad un tratto ti accorgi

di essere vecchio.

 

(Mila Kačič)

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2012

Ascoltalo

Forse

senti per l’ultima volta

la sua voce allettante

Risveglierà in te fremiti

assopiti

tenerezze

da tempo seppellite

Non hai nessuno a cui darle

Sono ormai solo ricordo

e tormento

Ascoltalo attentamente

Troppo presto ti abbraccerà

il lungo

e vuoto

silenzio

Non aspetterai

che il richiamo

della Terra

Tendi l’orecchio

se ti chiama l’Amore.

 

(Mila Kačič)

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13

Un anello di odio e d’immondezza

circonda l’isola dove

in te muore ancora una volta l’uomo

integro e puro

solo

e guarda e lascia e fa che tu muoia

che si perda

che finisca

la breve dolce vita che ci sfugge

la tiepida vita che la terra beve

e guarda e fa il tuo dolore più solo

e l’angoscia e il trapasso

la nausea della morte.

Un povero sudicio triste fiume di odio

ti isola e ti circonda

ti abbraccia e ti fa morire

solo.

Ma no.

Ma no.

Se gli altri lui te

non se ne vanno soli

se ce li portiamo dentro

se ben coperti d’amore e di pena stanno

morendo in noi per sempre.

 

(Idea Vilariño)

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50

Un giorno troverò una parola

che penetri il tuo corpo e ti fecondi,

che si posi sul tuo seno

come una mano aperta e chiusa al tempo stesso.

Incontrerò una parola

che trattenga il tuo corpo e lo faccia girare,

che contenga il tuo corpo

e apra i tuoi occhi come un dio senza nubi

e usi la tua saliva

e ti pieghi le gambe.

Tu forse non la sentirai

o forse non la capirai.

Non è necessario.

Vagherà dentro di te come una ruota

fino a percorrerti da un estremo all’altro,

donna mia e non mia

e non si fermerà neanche quando tu morirai.

 

(Roberto Juarroz)

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1136

Vivi anche così

Ma a stento

Prigioniero dei tuoi rodimenti

giri a vuoto

L’uscita

è murata da tempo

Ascolti i passi di gente felice

e reprimi l’atroce tristezza

perché le sue metastasi

non invadano l’ultima fibra

del tuo essere

che tenta ancora

di difendersi

Anche se vivi a stento

nella mente confusa talvolta fiorisce

la rosa del ricordo

È una droga

Una droga…

Per un’ora ti trasporta

in plaghe conosciute

quasi dimenticate

ma intanto nel tuo intimo

la cornacchia costruisce un nido

ancora più solido

 

(Mila Kačič)

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45

Ritrovarmi in questo ovale

con un legame vitale

in solitudine a volteggiare

con l ‘infinito aspettare

di qualcosa.

Sognare

di poter camminare

in un nuoto perpetuo

di pensieri

intravedendo una luce bianca.

La fine di tutto.

Uno schiocco

Un pianto.

La nascita della vita in bracccio a giganti biancheggianti.

Crescendo vidi cose senza senso

cosciente del perduto collettivo senno.

Vidi uomini con biancheggianti vestiti

baciare e non procreare

di fronte a un freddo altare

in nome di una croce

e un continuo narrare.

Esseri travestiti

professare falsi miti

e scuole dove si imparava a vivere

lasciando l’intelligenza reprimere.

Sicuri di un tranquillo lavoro

si sedevano su un falso trono

lasciando che un finto quadrato

rubassero loro gli anni d’oro.

Ed ora piano piano mi invecchio

sperando ancora in un qualche cambiamento.

Disteso in un biancheggiante letto

rimango cosciente che della vita

e delle esperienze connesse ad essa

non mi interessa piu niente.

Tutto improvvisamente si illumina di bianco

e mi appresto al grande salto.

Ma con me non posso portare nient’altro

che un tatuaggio

situato dentro al cuore

con impresso dentro il nome

di quella persona che in questa vita

mi diede tanto amore.

 

(Pierpaolo Pasolini)

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