Archive for 9 dicembre 2012
“Because of you” – (Skunk Anansie)
Posted in Emozioni in musica, tagged Skunk Anansie on 9 dicembre 2012| Leave a Comment »
“Ti porti dentro”
Posted in Emozioni in versi, Mila Kačič, tagged dolore, illusioni, Mila Kačič, nido on 9 dicembre 2012| 1 Comment »
Ti porti dentro un nido di dolore.
Lo disfi
per rifarlo da capo
e disfarlo di continuo,
fino a quando non lo saldi
sotto la tettoia sghemba
delle illusioni.
Ti abitui a lui,
come a tutto,
e quando un bel giorno scompare,
come tutto,
resta solo il vuoto
e ad un tratto ti accorgi
di essere vecchio.
(Mila Kačič)
“Se ti chiama l’Amore”
Posted in Emozioni in versi, Mila Kačič, tagged amore, Mila Kačič, voce on 9 dicembre 2012| Leave a Comment »
Ascoltalo
Forse
senti per l’ultima volta
la sua voce allettante
Risveglierà in te fremiti
assopiti
tenerezze
da tempo seppellite
Non hai nessuno a cui darle
Sono ormai solo ricordo
e tormento
Ascoltalo attentamente
Troppo presto ti abbraccerà
il lungo
e vuoto
silenzio
Non aspetterai
che il richiamo
della Terra
Tendi l’orecchio
se ti chiama l’Amore.
(Mila Kačič)
“L’isola”
Posted in Emozioni in versi, Idea Vilariño, tagged Idea Vilariño on 9 dicembre 2012| Leave a Comment »
Un anello di odio e d’immondezza
circonda l’isola dove
in te muore ancora una volta l’uomo
integro e puro
solo
e guarda e lascia e fa che tu muoia
che si perda
che finisca
la breve dolce vita che ci sfugge
la tiepida vita che la terra beve
e guarda e fa il tuo dolore più solo
e l’angoscia e il trapasso
la nausea della morte.
Un povero sudicio triste fiume di odio
ti isola e ti circonda
ti abbraccia e ti fa morire
solo.
Ma no.
Ma no.
Se gli altri lui te
non se ne vanno soli
se ce li portiamo dentro
se ben coperti d’amore e di pena stanno
morendo in noi per sempre.
(Idea Vilariño)
“Un giorno troverò una parola”
Posted in Emozioni in versi, Roberto Juarroz, tagged amore, corpo, donna mia, mano, parola, Roberto Juarroz, tempo on 9 dicembre 2012| 2 Comments »
Un giorno troverò una parola
che penetri il tuo corpo e ti fecondi,
che si posi sul tuo seno
come una mano aperta e chiusa al tempo stesso.
Incontrerò una parola
che trattenga il tuo corpo e lo faccia girare,
che contenga il tuo corpo
e apra i tuoi occhi come un dio senza nubi
e usi la tua saliva
e ti pieghi le gambe.
Tu forse non la sentirai
o forse non la capirai.
Non è necessario.
Vagherà dentro di te come una ruota
fino a percorrerti da un estremo all’altro,
donna mia e non mia
e non si fermerà neanche quando tu morirai.
(Roberto Juarroz)
“Vivi anche così”
Posted in Emozioni in versi, Mila Kačič, tagged del ricordo, droga, Mila Kačič, murata, tempo on 9 dicembre 2012| Leave a Comment »
Vivi anche così
Ma a stento
Prigioniero dei tuoi rodimenti
giri a vuoto
L’uscita
è murata da tempo
Ascolti i passi di gente felice
e reprimi l’atroce tristezza
perché le sue metastasi
non invadano l’ultima fibra
del tuo essere
che tenta ancora
di difendersi
Anche se vivi a stento
nella mente confusa talvolta fiorisce
la rosa del ricordo
È una droga
Una droga…
Per un’ora ti trasporta
in plaghe conosciute
quasi dimenticate
ma intanto nel tuo intimo
la cornacchia costruisce un nido
ancora più solido
(Mila Kačič)
“Esistenza”
Posted in Emozioni in versi, Pierpaolo Pasolini, tagged disteso, finto, nascita della vita, pianto, Pierpaolo Pasolini on 9 dicembre 2012| Leave a Comment »
Ritrovarmi in questo ovale
con un legame vitale
in solitudine a volteggiare
con l ‘infinito aspettare
di qualcosa.
Sognare
di poter camminare
in un nuoto perpetuo
di pensieri
intravedendo una luce bianca.
La fine di tutto.
Uno schiocco
Un pianto.
La nascita della vita in bracccio a giganti biancheggianti.
Crescendo vidi cose senza senso
cosciente del perduto collettivo senno.
Vidi uomini con biancheggianti vestiti
baciare e non procreare
di fronte a un freddo altare
in nome di una croce
e un continuo narrare.
Esseri travestiti
professare falsi miti
e scuole dove si imparava a vivere
lasciando l’intelligenza reprimere.
Sicuri di un tranquillo lavoro
si sedevano su un falso trono
lasciando che un finto quadrato
rubassero loro gli anni d’oro.
Ed ora piano piano mi invecchio
sperando ancora in un qualche cambiamento.
Disteso in un biancheggiante letto
rimango cosciente che della vita
e delle esperienze connesse ad essa
non mi interessa piu niente.
Tutto improvvisamente si illumina di bianco
e mi appresto al grande salto.
Ma con me non posso portare nient’altro
che un tatuaggio
situato dentro al cuore
con impresso dentro il nome
di quella persona che in questa vita
mi diede tanto amore.
(Pierpaolo Pasolini)