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Archive for 6 luglio 2012

 

Ti domandi se mi sento sola:

Ok allora, si’, mi sento sola

come un aereo vola solo e orizzontale

sulla sua onda radio, puntando

oltre le Montagne Rocciose

verso le piste recinte di blu

di un aeroporto sull’oceano.

Mi vuoi chiedere, mi sento sola?

Bene, certo, sola

come una donna che attraversa il paese guidando

giorno dopo giorno, lasciandosi dietro

miglio dopo miglio

piccole citta’ dove avrebbe potuto fermarsi

a vivere e morire, da sola.

Se mi sento sola

dev’essere la solitudine

di svegliarsi per prima, di respirare

il primo respiro freddo dell’alba sulla citta’

di essere l’unica che e’ sveglia

in una casa avvolta nel sonno.

Se mi sento sola

e’ come la barca chiusa nel ghiaccio della riva

nell’ultima luce rossa dell’anno

che sa che cos’e’, che sa che non e’

ghiaccio ne’ fango ne’ luce d’inverno

ma legno, con quel dono di poter bruciare

(Adrienne Rich)

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Voce di donna io vorrei avere,

per raccontare più completamente

i giochi della voglia e del piacere

il mio canto maschile è insufficiente.

Non voglio solo il tuo corpo gioioso,

il grido che tu nutri nella gola,

lo sguardo che arde muto nel riposo,

ma la tua voce e la tua parola.

Non per me: per il canto,per narrare

quello che conta in tono femminile,

parole misteriose chiare,

il sesso detto in amoroso stile.

Da solo canto questa dolce lena

a mezza voce,non a voce piena.

(Roberto Piumini)

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“Le poesie delle donne sono spesso

piatte, ingenue, realistiche e ossessive”,

mi dice un critico gentile dagli occhi a palla.

“ Mancano di leggerezza, di fumo, di vanità,

sono tutte d’un pezzo come dei tubi,

non c’è garbo, scioltezza, estro;

sono prive dell’intelligenza maliziosa

dell’artificio, insomma non raggiungono

quell’aria da pomeriggio limpido dopo la pioggia.”

Forse è vero, gli dico. Ma tu non sai

cosa vuol dire essere donna. Dovresti

provare una volta per piacere anche se

è proibito dal tuo sesso di pane e ferro.

Ride, strabuzza gli occhi. “A me non importa

se sia donna o meno. Voglio vedere i risultati

poetici. C’è chi riesce a fare la ciambella

con il buco. Se è donna o uomo cosa cambia?”

Cambia, amico dagli occhi verdi, cambia;

perché una donna non può fare finta

di non essere donna. Ed essere donna

significa conoscere la propria soggezione,

significa vivere e respirare la degradazione

e il disprezzo di sé che si può superare

solo con fatiche dolorose e lagrime nere.

(Dacia Maraini)

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La mia felicità sono io, non tu.

Non soltanto perché tu puoi essere fugace,

Ma anche perchè tu vuoi che io sia ciò che non sono.

Io non posso essere felice quando cambio

Soltanto per soddisfare il tuo egoismo

E non posso sentirmi felice quando mi critichi perché

non penso i tuoi pensieri

E non vedo come vedi tu.

Mi chiami ribelle.

Eppure ogni volta che ho respinto le tue convinzioni

Tu ti sei ribellato alle mie.

Io non cerco di plasmare la tua mente.

So che ti sforzi di essere te stesso.

E non posso permettere che tu mi dica cosa devo essere…

Perché sono impegnata ad essere me.

Tu dicevi che ero trasparente

E facile da dimenticare.

Ma allora perché cercavi di usare la mia vita

Per provare a te stesso chi sei tu?

(Leo Buscaglia)

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