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Archive for 19 luglio 2012

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Voglio dedicare questa poesia

A tutte le donne amate

Per qualche istante segreto.

A quelle conosciute appena,

Che un destino diverso porta via

E che non si ritrovano più.

A quella che si vede apparire

Per un secondo alla finestra

E che, rapida, scompare via,

Però la sua sagoma snella

È tanto graziosa e sottile

Da rimanerne rasserenato.

Alla compagna di viaggio,

I cui occhi, affascinante paesaggio

Fan sembrare breve il cammino

E che si è il solo, forse, a capire

Ma che, però, si lascia scendere

Senza averle sfiorato la mano.

All’esile e leggera ballerina di walzer

Che vi è parsa così triste e nervosa

In una notte di carnevale,

Che è voluta rimanere ignota

E che non è più ritornata

A volteggiare in un altro ballo.

A quelle che sono già prese

E che vivendo delle ore grigie

Accanto a uno ormai troppo diverso

Vi hanno, inutile follia,

Fatto vedere la malinconia

D’un avvenire disperante.

A quelle timide innamorate

Che sono restate in silenzio

E che ancora vi rimpiangono,

A quelle che se ne sono andate

Lontane da voi, tristi, abbandonate,

Vittime d’uno stupido orgoglio.

Immagini care appena scorte,

Speranze d’un giorno deluse,

Domani sarete nell’oblio

Per quel poco di felicità che sopravvenga

E’ raro che ci si ricordi

Degli episodi del cammino.

Ma se la vita è andata male,

Si pensa con un po’ di rimpianto

A tutte quelle felicità intraviste,

Ai baci che non si osò prendere,

Ai cuori che forse vi attendono,

Agli occhi mai più rivisti

Allora, nelle sere di stanchezza

Mentre si popola la propria solitudine

Di fantasmi del ricordo

Si piangono le labbra assenti

Di tutte quelle belle passanti

Che non si è saputo trattenere.

 

(Antoine Pol)

 

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Noi non cediamo all’amore:

è l’amore che sale in noi

come certa musica,

una sinfonia o una ballata

ed è color seppia

…come il tè versato che risale lento

attraverso i mille tunnel perfetti

di una zolletta di zucchero

posata accanto alla tazza.

Sì, l’amore è così:

proprio quando meno ne abbiamo bisogno

quando meno ce l’aspettiamo

una parte di noi vi affonda dentro

per caso o per sbaglio

e l’amore risale attraverso

le nostre vene

e si aggrappa all’interno delle camere del cuore.

 

(Julia Copus)

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Dentro di me c’è una melodia

che a volte vorrebbe tanto essere tradotta

in parole sue.

Ma per la mia repressione,

mancanza di fiducia,

pigrizia e non so che altro,

rimane soffocata e nascosta.

A volte mi svuota completamente.

E poi mi colma di nuovo

di una musica dolce e malinconica.

A volte vorrei rifugiarmi

con tutto quel che ho dentro

in un paio di parole.

Ma non esistono ancora parole

che mi vogliano ospitare.

È proprio così.

Io sto cercando un tetto che mi ripari

ma dovrò costruirmi una casa,

pietra su pietra.

E così ognuno cerca una casa,

un rifugio per sé.

E io mi cerco sempre un paio di parole.

A volte mi sembra

che ogni parola che viene detta,

e ogni gesto che viene fatto,

accrescano il grande equivoco.

Allora vorrei sprofondarmi in un gran silenzio

e vorrei anche imporre questo silenzio agli altri.

Sì, a volte qualunque parola accresce

i malintesi su questa terra troppo loquace.

(Etty Hillesum, Diario 1941-1943)

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